Agenda

Apr
18
Mer
2018
Live Arts Week VII | Mark Fell (GB) “Parallelling” @ GALLLERIAPIÙ
Apr 18–Apr 21 giorno intero

Xing presenta a Bologna la settima edizione di Live Arts Week da mercoledi 18 a sabato 21 aprile 2018.

Live Arts Week VII ritorna negli spazi della Ex GAM, la storica Galleria d’Arte Moderna di Bologna, che costituiscono il fulcro di questa Settimana della Performance, coinvolgendo una sempre più ampia compagine di luoghi, organizzazioni ed istituzioni di Bologna attive nel campo delle arti contemporanee.

GALLLERIAPIÙ

mercoledì 18 aprile – h 21.00
giovedì 19, venerdì 20, sabato 21 aprile – h 15.00>20.00

Mark Fell (GB)

Parallelling

performance/sound environment, production Xing/Live Arts Week

Parallelling è un ambiente sensoriale di luci e suoni sintetici progettato da Mark Fell: una dimensione che coinvolge e disorienta. Parallelling ‘circola’ nei diversi spazi della galleria mettendo insieme elementi dissonanti, in un dialogo sulla natura dei comportamenti sistemici, tra ricorsività, permutazione e ripetizione. In occasione dell’opening, l’opera viene attivata dal performer americano Justin F. Kennedy, e nei giorni successivi si riconfigura costantemente come ambiente.

Mark Fell, artista multidisciplinare basato a Sheffield, studia cinema sperimentale e video arte, occupandosi parallelamente di tecnologia computazionale, musica e suono sintetico. Nel 1998 inizia la sua carriera musicale pubblicando una serie di dischi che escono per Mille Plateaux, Line, Editions Mego e Raster Noton. E’ attualmente considerato uno tra i protagonisti più importanti nel vasto territorio della musica basata su algoritmi. Lavora in solo – col suo nome o come Sensate Focus – e con il leggendario SND. Fell è impegnato in una ricerca critica e teorica che interroga l’impiego della tecnologia in relazione alle sue implicazioni sociali e culturali. Andando oltre al suo lavoro di musicista, Mark Fell è un connettore di paradigmi culturali, portandolo a realizzare, oltre a registrazioni e concerti, opere orchestrali, installazioni, performance transdisciplinari, testi critici e progetti curatoriali. Ha collaborato con numerosi artisti tra cui Yasunao Tone, Keith Fullerton Whitman, Okkyung Lee, Luke Fowler, Peter Gidal, John Chowning, Ernest Edmonds, Peter Rehberg, Oren Ambarchi e Carl Michael Von Hausswolff. L’ampio spettro d’azione di Fell si riflette nella varietà delle istitizioni che lo hanno invitato a presentare il suo lavoro, dai club come il Berghain a Berlino all’Hong Kong National Film Archive, alle performance e mostre presso musei e gallerie come MACBA (Londra), The Royal Festival Hall (Londra), The Serpentine (London), Whitechapel (Londra), Artists Space (New York), EMPAC (Troy, New York), Issue Project Room (New York), Lampo/Graham Foundation for Advanced Studies in Fine Arts (Chicago), Haus der Kultur der Welt (Berlino), CCA (Glasgow).
www.markfell.com

Justin F. Kennedy è un danzatore originario di St. Croix, US Virgin Islands, basato a Berlino. Nel 2006 si è laureato in Danza e Stufi Etnici presso la Wesleyan University, e nel 2013 ha conseguito un master in Coreografia presso la HZT di Berlino. Ha lavorato con Ligia Lewis, Isabel Lewis, Tino Sehgal, Adam Linder, Liz Kinoshita, Jeremy Wade, Peaches, Faustin Linyekula, Mark Fell. Tra i suoi progetti recenti: Forgotten Friends: a grey, or maybe purple Safari, la band BOYZ in the WOODS e il solo Toon Up the Middleground che ha debuttato a Bruxelles a Villa Empain nel 2017.


 

ideazione, composizione sonora e visva Mark Fell
performance Justin F. Kennedy
costumi Isabella Carreras
col supporto di Elektron
produzione Xing/Live Arts Week

www.liveartsweek.it

 

 

Mag
24
Gio
2018
CROWDS _ Sarah Friedland
Mag 24@20:00–21:00

CROWDS

coreografia di Sarah Friedland

in collaborazione con Art Factory International

 

24.05.18 dalle ore 20, durata 60 minuti

Piazzetta Azzo Gardino (Via Azzo Gardino, 14) Bologna

 

L’Associazione MDA – Manifattura delle Arti prosegue e amplia la sua ricerca trasversale nell’ambito del contemporaneo in collaborazione con Art Factory International, programma di residenza d’artisti da cui è nato il progetto CROWDS di Sarah Friedland. La collaborazione con AFI diviene stimolo per un’ulteriore apertura a nuovi linguaggi, che vedrà nella piazza del distretto delle arti il centro dell’esperienza performativa.

CROWDS è un’indagine sulla coreografia politicizzata di diverse tipologie di folla e le loro derive. Durante la performance, 25 danzatori dialogheranno con l’ambiente, configurandosi attraverso 13 differenti tipi di folla. Qual è il confine tra la folla e la ressa? Proprio come in uno stormo di uccelli, sciami di movimenti invaderanno lo spazio creando confusione e distorsione: la quiete dei corpi sarà attivata da movimenti vibranti e la stasi dell’architettura verrà smossa dall’insieme di corpi che creano un effetto CROWDS: folla, intesa come attivatore spaziale, eliminazione di confini. La folla è sempre in bilico tra l’estasi dell’inclusione e l’agonia dell’esclusione; l’oppressione del controllo e il potere della libertà. CROWDS è parte di un progetto di danza in progress, che includerà anche la realizzazione di un film di Sarah Friedland e Art Factory International. Sarah Friedland è una filmmaker e una coreografa che lavora tra l’immagine in movimento (film) e il corpo in movimento (danza). I suoi film sono stati proiettati in festival tra cui New Directors/New Films (MoMA), New Orleans Film Festival, Cucalorus Festival, Anthology Film Archives, in dozzine di screendance festival a livello internazionale e su PBS ‘Channel Thirteen e su Vimeo come “Music Video We Love”. Le sue coreografie sono stata presentate in diversi spazi a New York, tra cui Dixon Place, WestFest Dance presso Martha Graham Studio, Triskelion Arts e Brooklyn Arts Exchange. La sua ricerca è stata supportata da borse di studio e residenze tra cui la Dance Films Association, The Bellwether, Rhode Island State Council of the Arts/NEA e Berlinale Talents dove è stata tra i 10 sceneggiatori/registi selezionati per la Script Station/Project Lab 2017. Sarah si è laureata presso il dipartimento di Modern Culture and Media della Brown University e ha iniziato la sua carriera come assistente di registi tra cui Steve McQueen, Mike S. Ryan, Kelly Reichardt e il team di HRL’s GIRLS. Sarah ha condotto ricerche e scritto testi in collaborazione con teorici dei media tra cui Wendy Chun sullo “slut-shaming” e sulla violazione della privacy online (un articolo pubblicato su diverse riviste di studi culturali femministi) e Erin Brannigan sulle coreografie nei film e ha pubblicato un saggio su International Journal of Screendance sul ruolo della gestualità nella definizione dei generi dei film.

Art Factory International è un programma di formazione professionale di danza contemporanea della durata di otto mesi, accoglie artisti da tutto il mondo e ogni anno crea un gruppo eterogeneo e multiculturale. La piattaforma offre una formazione intensiva di apprendimento in diverse discipline, offrendo a ciascun partecipante l’opportunità di confrontarsi con lezioni quotidiane di danza classica e contemporanea, composizione coreografica e improvvisazione, anche con coreografi ed artisti della scena internazionale della danza tramite residenze e workshops. A.F.I. sito a Bologna, si pone come luogo di aggregazione culturale-artistica e formazione professionale promuovendo la cultura; svolge un ruolo importante interagendo con la città e creando connessioni internazionali.

ASSOCIAZIONE MDA – MANIFATTURA DELLE ARTI | mda@manifatturadellearti.org| www.manifatturadellearti.org

Mag
26
Sab
2018
UNTITLED _ Valentina Medda
Mag 26@11:00–19:00
“Untitled” è un archivio di segni e di corpi.
 
Una raccolta di tracce – del tempo, dell’uomo, della natura – che, trovate sui muri di diverse città e diventate tatuaggi, preservano la memoria di un luogo facendola corpo.
 
Immateriali e al tempo stesso assolutamente materiche, le opere/corpo, uniche e non commerciabili, circolano al di fuori del contesto artistico per entrare a far parte di una narrazione collettiva che si arricchisce e stratifica col tempo.
 
Di volta in volta realizzate in collaborazione con una tattoo artist locale, le opere sono accompagnate da un certificato di autenticità firmato dall’artista.
 
Il 26 Maggio, ospite di GALLLERIAPIÙ, l’artista Valentina Medda riceverà su appuntamento le persone interessate al progetto, per mostrar loro i disegni e per parlare di corpo, di pelle, di spazio e di appartenenza.
 
L’eventuale tatuaggio scelto verrà realizzato da Roberta Chia “Inyan”, già collaboratrice della prima fase del progetto (Cagliari 2017), nel suo studio alla Gipsy Caravan Tattoo, in un momento successivo all’incontro. 
 
Dei momenti di scambio, senza obbligo alcuno e con la possibilità di indicare un proprio luogo preferito di cui l’artista andrà a raccogliere la traccia e di cui, forse, rimarrà memoria sulla pelle.
 
Per appuntamento: GALLLERIAPIÙ 0516449537
(durata appuntamento 30′ circa)
 

Ulteriori info sul progetto:
https://valentinamedda.com/untitled/
https://www.instagram.com/inyantattoo/?hl=it

 
Il lavoro di Valentina Medda si colloca nei progetti collaterali che vanno oltre al programma espositivo della galleria e che vede ospitare progetti e produzioni trasversali di stampo relazionale e partecipativo.
 
In galleria: il solo show di di Yves Scherer http://www.gallleriapiu.com/evento/4730/

 

 

Set
13
Gio
2018
Silenziopiù | Back to silence (2018)
Set 13@20:00–22:00

GALLLERIAPIÙ in collaborazione Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini – Bologna
In un tempo di chiasso e rumore incontrollato, diventa necessario ricercare il silenzio, così come ascoltare il suono in una maniera nuova. Un silenzio inesistente, ma declinato in molteplici prospettive, che stimola e assorbe la riflessione su sé stessi ma che anche rende relativo e significativo qualsiasi gesto sonoro o corporeo.
Il ciclo di progetti formativi di Francesco Giomi dedicati al silenzio vuole contribuire ad un tentativo di esplorazione della condizione del silenzio anche in ambito musicale: azioni sonore che declinate in formati diversi diventano anche momenti disciplinari, esercizi di riflessione e percezione.

◆13 settembre 2018, ore 20
BACK TO SILENCE (2018)
Ideazione: Francesco Giomi
Musicisti: Agnese Banti, Francesco Giomi, Francesco Salmaso, Mattia Siboni

◆4 ottobre 2018, ore 20
SOLO SILENCE #1 | Agnese Banti
SOLO SILENCE #2 | Jacopo Mittino

◆15 novembre 2018, ore 20
SOLO SILENCE #3 | Mattia Siboni
SOLO SILENCE #4 | Simone Faraci

SILENZIOPIU’ è supportato da OCWR ohcristo web radio piattaforma di ricezione e propagazione di sperimentazioni sonore attiva nel basement della galleria.
www.ohcristo.com

Ott
4
Gio
2018
Silenziopiù | Solo Silence (2018)
Ott 4@20:00–22:00

GALLLERIAPIÙ in collaborazione Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini – Bologna
In un tempo di chiasso e rumore incontrollato, diventa necessario ricercare il silenzio, così come ascoltare il suono in una maniera nuova. Un silenzio inesistente, ma declinato in molteplici prospettive, che stimola e assorbe la riflessione su sé stessi ma che anche rende relativo e significativo qualsiasi gesto sonoro o corporeo.
Il ciclo di progetti formativi di Francesco Giomi dedicati al silenzio vuole contribuire ad un tentativo di esplorazione della condizione del silenzio anche in ambito musicale: azioni sonore che declinate in formati diversi diventano anche momenti disciplinari, esercizi di riflessione e percezione.

◆13 settembre 2018, ore 20
BACK TO SILENCE (2018)
Ideazione: Francesco Giomi
Musicisti: Agnese Banti, Francesco Giomi, Francesco Salmaso, Mattia Siboni

◆4 ottobre 2018, ore 20
SOLO SILENCE #1 | Agnese Banti
SOLO SILENCE #2 | Jacopo Mittino

◆15 novembre 2018, ore 20
SOLO SILENCE #3 | Mattia Siboni
SOLO SILENCE #4 | Simone Faraci

SILENZIOPIU’ è supportato da OCWR ohcristo web radio piattaforma di ricezione e propagazione di sperimentazioni sonore attiva nel basement della galleria.
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Nov
15
Gio
2018
Silenziopiù | Solo Silence (2018)
Nov 15@20:00–22:00

Ultimo appuntamento con Silenziopiù, promosso da GALLLERIAPIÙ in collaborazione Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini – Bologna
In un tempo di chiasso e rumore incontrollato, diventa necessario ricercare il silenzio, così come ascoltare il suono in una maniera nuova. Un silenzio inesistente, ma declinato in molteplici prospettive, che stimola e assorbe la riflessione su sé stessi ma che anche rende relativo e significativo qualsiasi gesto sonoro o corporeo.
Il ciclo di progetti formativi di Francesco Giomi dedicati al silenzio vuole contribuire ad un tentativo di esplorazione della condizione del silenzio anche in ambito musicale: azioni sonore che declinate in formati diversi diventano anche momenti disciplinari, esercizi di riflessione e percezione.

◆13 settembre 2018, ore 20
BACK TO SILENCE (2018)
Ideazione: Francesco Giomi
Musicisti: Agnese Banti, Francesco Giomi, Francesco Salmaso, Mattia Siboni

◆4 ottobre 2018, ore 20
SOLO SILENCE #1 | Agnese Banti
SOLO SILENCE #2 | Jacopo Mittino

◆15 novembre 2018, ore 20
SOLO SILENCE #3 | Mattia Siboni
SOLO SILENCE #4 | Simone Faraci

SILENZIOPIU’ è supportato da OCWR ohcristo web radio piattaforma di ricezione e propagazione di sperimentazioni sonore attiva nel basement della galleria.
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Dic
19
Mer
2018
Interlingua | Open Radio
Dic 19@21:00–22:30

Interlingua | Francesco Fonassi Francesco Venturi
live performance h 21.00
Broadcast Live on OCWR ohcristo web radio

***

Gli Interlingua sono un duo sperimentale attivo dal 2017, formato dal compositore e performer Francesco Venturi e dal sound artist e ricercatore Francesco Fonassi. Hanno pubblicato il loro primo album nel luglio 2018 (VILL∆ Rec.), in attesa di due nuove uscite per il 2019 (Setola di Maiale, Canti Magnetici). Interlingua combina composizione e analog signal processing, canto arcaico e tecniche vocali estese, sintesi modulare e percussioni.

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Ott
10
Gio
2019
BOLOGNASOUND
Ott 10@0:00–Dic 11@3:30

GALLLERIAPIU in collaborazione con il Collettivo della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Musica “G.B. Martini” presenta BOLOGNASOUND.

Dopo l’esperienza di SILENZIOPIÙ (2018), torna un ciclo di concerti autunnali dedicati all’improvvisazione e al dialogo tra strumenti e musicisti diversi in GALLLERIAPIU. Con BolognaSound è stato battezzato un modo comune di intendere il pensiero musicale, pur nella singolare diversità di espressioni, qualità e approcci, sviluppatosi nell’ultimo anno nell’ambito della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio G.B. Martini di Bologna e che ha permesso la nascita del Collettivo degli studenti della suddetta Scuola. Questo ciclo di concerti indaga il mondo dell’improvvisazione elettronica ed elettroacustica con tre formazioni differenti: il quartetto, la conduction, il solo. Una finestra sulle possibilità della musica elettronica dal vivo e uno sguardo sulla scena elettronica bolognese, aperta alle innovazioni e ricca di influenze.

◆ 10 ottobre 2019, ore 20.30
Emil Bruscolini, Biagio Cavallo, Francesco Maccario, Nicola Venturo | IIII (4) (2019)

◆ 7 novembre 2019, ore 20.30
Minus – Collettivo di Improvvisazione | Clan (2019)
Ideazione: Federico Pipia / Minus Collettivo di Improvvisazione
Musicisti: Daniele Carcassi, Simone Faraci, Giuseppe Franchellucci, Matteo Pastorello
Conductor: Federico Pipia

◆ 12 dicembre 2019, ore 20.30
Francesco Giomi | KEVLAR (2019)
Improvvisazione musicale dal vivo per un esecutore

 

Lug
27
Lun
2020
CONTEMPORARY ART MONSTERS by Pafo
Lug 27@15:34–Ago 28@16:34

27.07 > 28.08.20

 

GALLLERIAPIÙ presenta il nuovo progetto digitale “Contemporary Art Monsters” by Pafo che si svilupperà durante la pausa estiva attraverso i canali social della galleria.

“Contemporary Art Monsters” è una raccolta di Illustrazioni che analizzano costumi ed atteggiamenti del sistema dell’arte contemporanea. Sono assaggi colorati di “divertimento serio” in cui la parodia prende forma di conoscenza. Semiseri e dissacranti fanno il verso ai discorsi, alle convenzioni, ai miti del sistema, in particolare quello legato al mercato dell’arte, mettendo in evidenza le tendenze rivelatrici di diverse categorie.

Chi sono i mostri che popolano le illustrazioni di Pafo? Galleriste isteriche, tirocinanti schiavizzati, collezionisti eccitati, curatori idolatrati, artisti mitizzati descritti non nella verosimiglianza, ma più legati ad una produttività folle, schizoide, assolutamente umoristica. Mostri e demoni si nascondono (e neanche tanto bene) dietro ai personaggi, a volte sbucano e a volte stravolgono le sembianze umane.

L’ autore di questi disegni analizza il conteso dall’interno, si muove in bilico tra odio e amore, tra liberazione e ossessione, esalta le frustrazioni e le eccentricità del nostro sistema, a volte identificandosi, a volte subendo dai suoi obiettivi, penetra nella loro psicologia attingendo dal loro linguaggio, riproducendone lo stile, la retorica, con consapevolezza e stravaganza, con note filosofiche, sociologiche, che stravolge con maligna freddezza, senza trascurare che spesso fare parodia è anche rendere omaggio.

“Specchiarci in questi “esercizi impegnati “può risultare un buon punto di partenza per un ‘analisi critica di attitudini e atteggiamenti che forse sarebbe utile rivedere”.

Veronica Veronesi

 

◆◆◆

Chi è Pafo?
Un “code breaker”, un trasgressore di codici con una profonda visione interdisciplinare. Agisce e studia il sistema dall’interno.  Unisce la cultura alta e quella bassa, la tensione umoristica, la vocazione parodica, un umore raffinato e cosmopolita e una “provinciale passione” per la boutade. Pafo è un tecnico, un collezionista, un artista, un allestitore un critico, un gallerista. Pafo è molto di quello che tanti vorrebbero dire ma non trovano il coraggio.

Il progetto si conclude il 28 agosto in galleria con l’azione “12 HOURS AUTOMATIC MANDALA” by Pafo.

 

#contemporaryartmonsters
#artgossip
#whoisPafo