• Veduta parziale, GARDEN OF TRUST visual correspondence between Gluklya and Kati Horna. Gallleriapiù, Bologna. 2022 ph Stefano Maniero
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  • Kati Horna, Oda a la necrofilia, 1962, stampa alla gelatina ai sali d’argento su carta, © 2005 Ana María Norah Horna y Fernández. ph. Stefano Maniero
  • Kati Horna, Mujer y Mascara, 1963, stampa alla gelatina ai sali d’argento su carta, © 2005 Ana María Norah Horna y Fernández.
  • Kati Horna, Los Reyes Magigos en la casa di Leonora ,1949, stampa alla gelatina ai sali d’argento su carta, © 2005 Ana María Norah Horna y Fernandez. ph Stefano Maniero
  • Kati Horna, Obsequios de cumpleanos para Leonora, 1957, stampa alla gelatina ai sali d’argento su carta, © 2005 Ana María Norah Horna y Fernández.
    Kati Horna, Obsequios de cumpleanos para Leonora, 1957, stampa alla gelatina ai sali d’argento su carta, 24 x 18,2 cm . © 2005 Ana María Norah Horna y Fernández.
  • Kati Horna, Oda a la necrofilia, 1962, stampa alla gelatina ai sali d’argento su carta, © 2005 Ana María Norah Horna y Fernández.
  • Kati Horna, Los Paraguas, 1937, stampa alla gelatina ai sali d’argento su carta. © 2005 Ana María Norah Horna y Fernández.
    Kati Horna, Los Paraguas, 1937, stampa alla gelatina ai Sali d’argento su carta, 35,2 x 27,6 cm. © 2005 Ana María Norah Horna y Fernández.

KATI HORNA

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Kati Horna (Budapest, 1912- Mexico City, 2000) nome d’arte di Katalin Deutsch, è stata una fotografa cosmopolita e d’avanguardia: il suo lavoro è caratterizzato dall’influenza dei principi della fotografia surrealista e dal suo approccio commovente al fotogiornalismo e alla fotografia documentaria. Kati Horna inizia la sua carriera fotografica a Budapest dove si iscrive, assieme all’amico Robert Capa, alla prestigiosa scuola di fotografia guidata da József Pécsi e rimane nella giovane Repubblica D’Ungheria fino al suo trasferimento a Parigi nel 1933. Nella capitale francese rivolge la sua attenzione alla vita che vede intorno a sé nelle strade e nei caffè: qui Horna si fa sedurre dall’inatteso, dalla capacità degli oggetti di cambiare anche la realtà più familiare secondo il modello surrealista parigino che caratterizza quegli anni. Tra il 1937 e il 1937 la Repubblica Spagnola le commissiona alcune foto della guerra civile spagnola documentando gli effetti devastanti della guerra sulla gente comune. Kati Horna si dedica a guardare nelle retrovie la vita domestica segnata dal conflitto, ma lontana dalla scena bellica. I suoi sono soprattutto ritratti di donne rimaste a casa ad accudire i figli, a lavare i panni nelle fontane pubbliche, a mandare avanti un’apparenza di vita. In Spagna Kati Horna conosce anche il suo futuro marito José Horna, pittore e scultore andaluso, con il quale realizzerà moltissimi lavori. Insieme riescono a lasciare la Spagna per Parigi, dove però il soggiorno è breve, fino a raggiungere il Messico. Durante la seconda guerra mondiale, Città del Messico è abitata da artisti e intellettuali in fuga che danno vita ad un clima culturale straordinariamente vivace. Nella sua produzione messicana Horna riesce a condensare il bagaglio culturale della sua vita nomade, le esperienze ungheresi e quelle francesi, ma soprattutto quelle in  Spagna. Qui le sue composizioni fotografiche diventano accostamenti attenti quasi fossero architetture, con la presenza di oggetti onirici, spesso bambole abbandonate, seguiti da scene teatrali, sale dei musei e ritratti di amici. Qualche volta compaiono i suoi compagni di vita, come le due artiste surrealiste, Leonora Carrington e Remedios Varo, spesso suo marito o alcuni frammenti della loro vita domestica, che lascia emergere l’intero mondo visivo di Kati: l’attenzione alla composizione formale, alla sorpresa e insieme il clima di collaborazione delle avanguardie di fare arte in maniera condivisa. Tra le mostre più importanti che hanno celebrato il suo lavoro ricordiamo: Kati Horna. Fotografías de la guerra civil española (1937-1938), University of Salamanca, Spagna (1992); Kati Horna: Recuento de una obra. Fondo Kati Horna, (1995); Retratos de la contienda, Palacio de la Merced, Cordova, Spagna (2009); Surreal Friends: Leonora Carrington, Remedios Varo and Kati Horna, Pallant House Gallery, Chichester, UK (2010); Nostalgia por lo perdido / Asombro por lo encontrado, Museo de Arte Contemporaneo de Oaxaca – MACO, Messico (2012); Kati Horna, Museo Amparo, Puebla, Messico (2014), Musée Jeu de Paume, Parigi (2014) e Museo de Arte Contemporàneo de Monterrey – MARCO (2015); Told and Untold: The Photo Stories of Kati Horna in the illustrated Press, American Society, New York, US (2016), Women behind the camera, Metropolitan Museum of Arts, New York, 2021, Surrealism beyond borders, Metropolitan Museum of Arts, New York, 2021.