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  • Concetto Pozzati, «Vulv’are», vista dell’ espozione @GALLLERIAPIU, Bologna 2021 Foto: Stefano Maniero
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  • Concetto Pozzati, "Vulv'are", 2015-16 pirografia e collage su tavola, 70 x 80 cm unico
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  • Concetto Pozzati, «Vulv’are», vista dell’ espozione @GALLLERIAPIU, Bologna 2021 Foto: Stefano Maniero
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  • Concetto Pozzati, “Vulv’are”, 2015 Tecnica mista su carta, 25 x 35 cm
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  • Concetto Pozzati, «Vulv’are», vista dell’ espozione @GALLLERIAPIU, Bologna 2021 Foto: Stefano Maniero
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  • Concetto Pozzati, «Vulv’are», vista dell’ espozione @GALLLERIAPIU, Bologna 2021 Foto: Stefano Maniero
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CONCETTO POZZATI

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Concetto Pozzati ( Vo’ di Padova, 1935 – Bologna, 2017)  studia Architettura e Pubblicità. Dal 1956 al 1967 insegna Grafica pubblicitaria. Negli anni successivi è ordinario della cattedra di Pittura presso l’Accademia di Bologna, dopo l’inse­gnamento a Firenze e Venezia e la direzione dell’Accademia di Urbino. Assessore alla Cultura del Comune di Bologna dal 1993 al 1996, nel 1998 è direttore artistico della Casa del Mantegna di Man­tova. Affianca al suo percorso artistico numerosi incarichi per l’allestimento di rassegne d’arte contemporanea in musei italiani e stranieri. Definito “il corsaro della pittura”, ha tracciato un ponte dialogante tra le diverse correnti culturali del dopoguerra, dal surrealismo all’informale, alla Pop Art. Le sue opere nei lunghi anni del suo lavoro mantengono uno stretto rapporto con il segno, traccia distintiva del suo stile anche quando, dopo un iniziale periodo informale si confronterà con l’arte di Magritte, De Chirico, da lui definiti i suoi maestri ideali e quando diventa uno dei più importanti rappresentanti della Pop Art italiana, portando avanti una ricerca che non intendeva illustrare o glorificare il processo o le merci del consumo, ma che piuttosto indagava il rapporto arte-merce, fino a spostare l’attenzione soprattutto, citando le sue parole, “alla critica del guardare e dell’occhio”.  Dal 1955 partecipa alle principali rassegne internazionali tra cui le Quadriennali di Roma (1959, 1965, 1973, 1974, 1986), le Biennali di Venezia (1964, 1972, 1982, 2007, 2009, 2013), di San Paolo del Brasile (1963), di Tokio (1963) e di Parigi (1969), Dokumenta di Kassel (1964). Presenta, inoltre, mostre personali e antologiche nei più importanti musei e gallerie in Italia e all’estero, tra cui a Palazzo della Pilotta di Parma (1968, 2002), a Palazzo Grassi di Venezia (1974), a Palazzo delle Esposizioni di Roma e al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara (1976), al Museo di San Paolo del Brasile (1987), all’International Centre of Graphic Arts e al Cankariev Dom di Lubiana (1993), al Ventè  Mu­seum di Tokio (1993), “Icastica” alla A.A.M. Ar­chitettura Arte Moderna di Roma (1998), “De-po­sizioni” al Museo Magazzino del Sale di Cervia (2006) e al Museo Morandi di Bologna (2007), “Ciao Roberta” alla Chiesa di S. Stae di Venezia, “A casa mia” Sala dei Battuti di Conegliano (2008), “Ciao Roberta” al Museo Civico Archeologico di Bologna (2008), “Tempo Sospeso al MAR di Ravenna (2010), “Cornice Cieca” al Museo Civico CAMEC di La Spezia (2012), “Mario & Concetto Pozzati” al  Museo MUVO- Villa Contarini Venier di Vo’ Vecchio (PD) (2012), “Cornice Cieca” al Museo San Domenico di Imola (2013), “Quasi dolce” alla Collegiata di San Francesco di Staffolo (AN) (2013). A conferma del suo percorso arti­stico riceve numerosi riconoscimenti ufficiali tra cui il Sigillo d’Ateneo dell’Università di Bologna (2005). Membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1995 e Consigliere Accademico dal 2005, muore a Bologna il 1 agosto del 2017.

Archivio Concetto Pozzati. Nato a gennaio 2020 a Bologna per volontà dei figli Maura e Jacopo Pozzati, l’Archivio Concetto Pozzati è un’associazione culturale senza scopo di lucro che raccoglie tutta la documentazione sull’attività di Concetto Pozzati per tutelarne l’opera, promuoverne la ricerca e la conoscenza, diffondere gli scritti e il pensiero critico e realizzare mostre collettive e personali in Italia e all’estero, sia presso istituzioni pubbliche che private. Dalla  sua  fondazione,  l’Archivio  sta  provvedendo  alla  digitalizzazione  delle opere dell’artista  e  al monitoraggio della presenza nelle collezioni nazionali e internazionali, per essere un punto di riferimento per esperti  e  studiosi,  in  grado  di  promuovere  e  valorizzare  non  solo  l’attività  artistica  ma  anche  il  prezioso contributo culturale e intellettuale di Concetto Pozzati.