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Emilio Vavarella in “No middle, No end” screening program @ LAZNIA Centre for Contemporary Art, Gdańsk (PL)

posted on 17 Febbraio 2018 in with 0 Comments

 

Il programma di screening “No middle, No end” è un viaggio nelle profondità di una crisi d’identità – non più uniforme a standard generici imposti – tra senso d’impotenza da inerzia, fisica e mentale, panico da fallimento ed euforia: a metà strada tra ciò che Lovink definisce la “Psicopatologia del sovraccarico di informazioni e un livello superiore di mistica consapevolezza. Il programma a cura di Federica Patti include opere video di artisti di diverse provenienze, generazioni e pratiche,  e vuole rappresentare un’opportunità per indagare come la relazione fra esseri viventi e dimensione tecnologica permetta inedite considerazioni di senso.

Nei lavori di Andrea Familari, Baden Pailthorpe, Boris Labbè, Diego Zuelli, Emilio Vavarella, Glenn Marshall, Marco Mendeni, Mattia Casalegno e Nicolás Rupcich, caratterizzati da diverse tecniche narrative – dai filmati trovati all’elaborazione in tempo reale – attraverso deviazioni e proiezioni spesso iperboliche i confini tra reale e virtuale si confondono, lo spettatore è elemento secondario e l’autorialità dell’opera sfuocata.

“Animal Cinema”, l’ultimo film di Emilio Vavarella composto da frammenti di video di animali che azionano videocamere, inizia questo viaggio come una dichiarazione, aprendosi a scenari estetici post-e non umani.

 

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